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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Umberto Galimberti: la nostra società ad alto tasso di psicopatia non è adatta a fare figli.

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Quando circa vent'anni fa decisi di iscrivermi alla facoltà di Scienze dell'educazione, lo feci perchè in maniera più o meno conscia mi rendevo conto di quanto l'educazione fosse potente e come questa potesse incidere sul benessere di un individuo e determinasse la salute di una società.  L'educazione, quella vera (dal latino ex ducere), tira fuori da ciascun individuo il proprio potenziale migliore, perchè possa offrirlo alla società a cui partecipa, rendendo gli uomini liberi, innanzitutto da sè stessi.  L'atto dell'educare è carico di responsabilità: nei confronti della la persona che si educa e nei riguardi della società in cui sarà attore. Il frutto di una buona educazione è potenzialmente un individuo che non ha comportamenti disadattivi nei riguardi di sè stesso e del prossimo, sebbene oggi più di prima l'individuo debba agire per coscienza (di Sè, dell'Altro e delle conseguenze) e non per timore di un potere espresso da diverse forme. 

Così il bebè scopre il libro..

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  Da: http://www.natiperleggere.it/ "Il bambino si costruisce  un modello interno di se stesso in base a come ci si è preso cura di lui." J. Bowlby Giorno per giorno i cuccioli d'uomo scoprono il mondo, guidati dalla mediazione della mamma, del papà e dei nonni. Veicolo di mediazione sono il tocco e la voce: potenti strumenti che la mamma ed il papà hanno a disposizione per favorire l'incontro tra il bebè ed i libri.  Sebbene sia ormai noto che leggere ai bambini abbia importanti valenze per il potenziamento di abilità cognitive, linguistiche e favorisca il futuro apprendimento scolastico, non dobbiamo dimenticare che è la relazione l'aspetto importante che rende speciale il tempo dei libri. Inizialmente i libri devono essere principalmente strumento di gioco e di piacere . Il cucciolo d'uomo, rannicchiatto tra le braccia di mamma o di papà, verrà incuriosito da libricini sfogliati insieme, mentre la voce adulta descrive e racconta. I primi l